Ricordo nitido di uno scatto rubato al destino. Ogni volta che chiudo
gli occhi è sempre lì che torno : un templio, dei gradini di bianco
marmo, intagliati da qualche scalpellino ed intarsiati dal vento e dal
tempo. Ci ho poggiato su le mani così a lungo da sentire di farne parte,
tra le asperità della vita e quelle della pietra ho ritrovato un po' di
solido coraggio. Nel bianco ingiallito ai bordi di un libro che non oso
lasciare andare, che a volte si offre come insolito cuscino delle mie
notti all'addiaccio.
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